La spina calcaneare è uno sperone osseo anomalo che si sviluppa nella parte posteriore o inferiore del nostro calcagno. Ha una somiglianza con la spina di una rosa quindi appare molto appuntita.
Spesso associata a problematiche del tendine d’Achille, la spina calcaneare è la possibile conseguenza di: lesioni a carico di un tendine o un muscolo del piede, stiramenti eccessivi della fascia plantare oppure strappi ripetuti del periostio del calcagno. Molto spesso viene associata anche alla fascite plantare un’infiammazione dolorosa della fascia plantare una spessa fascia di tessuto connettivo che corre lungo la pianta del piede, dalla base delle dita fino al tallone.
Il sintomo più caratteristico della spina calcaneare è il dolore al piede. Per poter avere una diagnosi corretta, l’esame più importante è la radiografia del piede.
Il trattamento di prima linea è di tipo conservativo; in caso di fallimento ( molto raro) di quest’ultimo, l’alternativa è infatti l’intervento chirurgico.
Quanti tipi di spina calcaneare esistono?
Nel nostro scheletro esistono due tipologie principali di spina calcaneare: la spina calcaneare inferiore e la spina calcaneare posteriore. Come si può intuire dai nomi delle due tipologie, l’elemento che distingue le due condizioni è la localizzazione dell’osteofita sul calcagno.
Nella spina calcaneare inferiore, l’osteofita risiede sulla pianta del piede, al di sotto del calcagno, precisamente a livello del punto d’inserzione della fascia plantare.
Nella spina calcaneare posteriore: l’osteofita risiede nella parte posteriore del calcagno, a livello dell’inserzione del tendine d’Achille.
La correlazione con l’entesite calcaneare
La spina calcaneare è spesso correlata all’entesite calcaneare, poiché entrambe interessano il calcagno, ma si manifestano in modi diversi, infatti come detto mentre la spina calcaneare è una formazione ossea anomala (esostosi) che si sviluppa nella zona inferiore del calcagno, generalmente a causa di stress prolungati o infiammazioni croniche della fascia plantare, l’entesite calcaneare, invece, è un’infiammazione che colpisce l’entesi, ovvero il punto in cui i tendini o i legamenti si inseriscono sull’osso del calcagno. Questa condizione può essere causata da sovraccarichi funzionali, microtraumi ripetuti o malattie infiammatorie sistemiche come l’artrite reumatoide.
Quando l’entesite calcaneare è cronica, può predisporre alla formazione della spina calcaneare, poiché l’infiammazione persistente stimola la produzione anomala di tessuto osseo. Di conseguenza, la gestione di entrambe le condizioni richiede un approccio combinato, che includa il controllo dell’infiammazione, la riduzione del carico sul piede e, nei casi più gravi, trattamenti come onde d’urto o interventi chirurgici.
Sintomi della Spina Calcaneare
Spina Calcaneare cura e terapie
La cura per la spina calcaneare, come detto precedentemente, dipende molto dalla presenza o meno della sintomatologia, in questi termini infatti si potrà parlare di cura o terapia conservativa oppure di terapia chirurgica.
In cosa consistono le terapie?
In genere, il ricorso alla terapia conservativa rappresenta la scelta terapeutica di prima linea. Il ricorso alla pratica chirurgica, infatti, avviene solo quando le cure conservative non hanno fornito i risultati sperati e la sintomatologia è ancora in atto.
In assenza di sintomi, la spina calcaneare non richiede alcun tipo di trattamento.
Vediamole in particolare
Terapia Conservativa
La terapia conservativa non permette di eliminare definitivamente la spina calcaneare, ma garantisce comunque ottimi risultati contro la sintomatologia dolorosa. I più comuni trattamenti conservativi adottabili in caso di spina calcaneare, consistono in: |
1. Esercizi fatti con il Fisioterapista
Il lavoro del fisioterapista, se fatto bene può rappresentare un rimedio concreto per guarire la spina calcaneare, ed è in grado di migliorare il sintomo fino quasi alla sua scomparsa.
Cosa fa il fisioterapista per la spina calcaneare?
Ovviamente non si lavora mai in un senso manuale, o strumentale, ma entrambe aiutano se integrate bene insieme, al raggiungimento della riduzione del dolore, nonché della sua scomparsa, come detto sopra.
Trattamento manuale sul sintomo:
Per queste tipologie di trattamento si eseguono delle terapie volte alla riduzione del dolore. Si esegue della terapia manuale volta al rilasciamento delle catene fasciali, quindi allungamento della fascia, ma anche delle terapie dal punto di vista posturale, lavorando con delle mobilizzazioni, massaggio o esercizi come scarico con la pallina da tennis, come si vede dalle immagini sotto, tutti rivolti a rinforzare la muscolatura e migliorare la mobilità articolare.
Infine l’ortesi plantare sotto al tallone va bene per scaricare la zona del dolore. L’utilizzo di ortesi plantari da inserire nelle calzature di tutti i giorni e non solo, infatti è utile a ridurre la sensazione dolorosa sia in presenza di fascite plantare sia in presenza di problemi al tendine d’Achille.
e ancora…
Trattamento strumentale:
Per i trattamenti strumentali vi sono delle terapie fisiche che sono davvero molto utili a rinforzare la muscolatura e migliorare la mobilità articolare, come le Onde d’urto, la tecarterapia e soprattutto Laser ad alta potenza.
Il tutto va trattato ovviamente con un’adeguata terapia infiammatoria e di farmaci antidolorifici, per ridurre la sensazione dolorosa.
2. Nell’utilizzo di scarpe che non premono sulla spina calcaneare
E’ importante utilizzare scarpe adatte per spina calcaneare, quindi adeguate che non creino problemi al piede né accentuino il problema.
3. In un periodo di riposo da tutte quelle attività che favoriscono la comparsa del dolore
(es: corsa, lunghe camminate ecc)
Terapia Chirurgica
La terapia chirurgica per la spina calcaneare, invece, comprende la rimozione dell’osteofita e, per i casi associati a fascite plantare, l’intervento di distensione della fascia plantare.
Questa seppur risolutiva è davvero molto rara, in quanto le altre terapie appena citate sono alquanto efficaci. Generalmente viene consigliato un approccio chirurgico, quando sono presenti problemi di natura legamentosa, articolare, quindi di tipo anatomico che gravano sulle strutture e che necessitano di un intervento incisivo. |
Pensare di operare la spina calcaneare, magari dopo poche sedute fisioterapiche, oppure senza aver seguito la cura completa, è altamente sconsigliato ed i benefici potrebbero essere superati dagli effetti negativi.
E’ molto importante poi dopo la terapia chirurgica, che il paziente si attenga ai consigli dei medici, per una guarigione efficace e senza complicazioni.
Tra i consigli che i medici propongono rientrano:
- il riposo fino al completo recupero della funzionalità del piede,
- l’applicazione di ghiaccio per sfiammare la sede d’intervento,
- l’elevazione della gamba e l’evitare di caricare da subito il piede operato
Spina calcaneare rimedi
Esistono poi dei rimedi, diversi dalla cura in sé, per la spina calcaneare fra i quali figurano i rimedi Naturali, i rimedi mediante i farmaci e i rimedi ortopedici
Rimedi naturali:
Come ogni approccio, quello naturale risulta essere il primo rimedio per eliminare il fastidio che si sente sotto al tallone. Infatti raramente una tallonite da spina calcaneare esordisce in maniera acuta, tanto da non permettere la deambulazione, soprattutto la mattina appena svegli. Generalmente nella maggior parte dei casi esordisce con un dolorino, fastidio lieve che magari scompare dopo un po’ che si è svegli, per poi puntuale ripresentarsi il giorno dopo con un aumento del sintomo doloroso.
In questi casi sarà fondamentale interrompere il meccanismo patologico e allontanare l’infiammazione rompendo il circolo vizioso che innesca problematiche al piede> dolore> impossibilità a deambulare> perdita di tono muscolare> ulteriore infiammazione.
Alcuni rimedi naturali per curare la Spina calcaneare e dare sollievo dal dolore:
- Applicazione di ghiaccio: Obiettivo del ghiaccio è quello di provocare una vasocostrizione locale, e quindi ridurre il dolore.
Va applicato 3-4 volte al giorno per un tempo di 10-15 minuti per calmare il dolore. Bisogna evitare di tenere il ghiaccio per troppo tempo in quanto possono sopraggiungere ustioni da freddo, o problematiche di tipo circolatorio
Talvolta un vecchio rimedio della nonna è quello di applicare un asciugamano che viene bagnato con acqua calda per qualche minuto a livello del polpaccio che spesso risulta essere dolente anch’esso e contratto dal punto di vista muscolare.
- Le calzature con tacco troppo alto sono Bandite!
- Paradossalmente anche quelle senza tacco: sono da evitare le scarpe ballerine soprattutto se si è in sovrappeso!
- Controllare l’usura delle scarpe: Attenzione a verificare se le scarpe sono sformate, consumate nel tacco, in quanto potrebbero scatenare una deambulazione falsata ed essere alla base dell’infiammazione
- Come rimedio naturale può venirci incontro il cloruro di magnesio e i fermenti lattici che hanno dimostrato un azione interessante nel ridurre lo stato infiammatorio in maniera naturale
- Applicazione di creme: Esistono pomate che ottengono un buon risultato terapeutico. Queste sono pomate in formato gel che hanno come principio attivo un componente naturale come l’arnica, l’artiglio del diavolo, oppure l’aloe vera.
Ne esistono davvero tante, e a fare la differenza è certamente la concentrazione del principio naturale.
Rimedi con farmaci
I farmaci per la spina calcaneare sono una delle possibili cure per aiutare a risolvere il problema infiammatorio. Esistono molte possibili scelte, sarà il medico a scegliere il tipo di farmaco, la posologia e le frequenza con cui bisogna assumere il farmaco.
Consigliamo sempre di assumere farmaci senza esagerare, e soprattutto porre attenzione che se non si guarisce entro una settimana, sarà opportuno analizzare meglio la situazione e rivalutare il problema.
L’importante è affidarsi sempre ad un medico specialista e non assumere mai farmaci da soli.
Rimedi Ortopedici
Il medico Ortopedico può scegliere di trattare la spina calcaneare, mediante Infiltrazioni. Tale pratica è assolutamente valida se coadiuvata dal trattamento fisioterapico, come detto già precedentemente che permette di andare a lavorare sulle cause scatenanti. Il lavoro di equipe è sempre consigliato, e offre maggiori garanzie di successo.
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